Una figura misteriosa, una donna, racconta la storia di Santa Rosalia nel parco della Città dei ragazzi, alle falde di quel Monte Pellegrino che vide Rosalia vergine romita.

Tra la grotta, la radura, la caffèaos, si snoda la storia della Santuzza, dal suo ritiro dal mondo al ritrovamento delle ossa al dilagare della devozione per lei.
Questa donna – si scoprirà più tardi – è Palermo.

Il festival Le Vie dei Tesori ha costruito un recital inedito sulla storia della patrona, e lo ha affidato a Stefania Blandeburgo con narratore Mario Pintagro, su un testo di Francesca Picciurro ispirato a un racconto di Eleonora Lombardo.
È un viaggio nella religiosità palermitana a partire dalla sua figura più amata, ma è anche un omaggio alla Palermo popolare che cerca attraverso l’esempio della Santa di star dritta sulla sua spina dorsale.
Palermo, città del Mediterraneo, invoca l’intercessione divina per far cessare i mali che affliggono il mare nostrum.


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